Acufene

L’acufene è un disturbo uditivo che si manifesta sotto forma di rumori e ronzii percepiti solo dal soggetto colpito.

 

Tendenzialmente, si tratta di fischi, fruscii, ronzii o pulsazioni, e spesso sono preludio di un iniziale sviluppo di ipoacusia.

Questo disturbo trova maggiore incidenza nei soggetti di età superiore ai 65 anni, ma statisticamente colpisce circa il 30% della popolazione.

L’aumento di incidenza del disturbo nella società moderna è attribuibile soprattutto a inquinamento, rumore, inadeguatezza della dieta e abitudini voluttuarie, come l’alcol e il fumo.

L’origine del problema coinvolge il sistema uditivo periferico (orecchio esterno, medio e interno), le vie uditive centrali e le aree cerebrali destinate all’elaborazione delle emozioni e dell’attenzione. Inoltre, la malattia viene localizzata in una o in entrambe le orecchie o, talvolta, al centro della testa.

Sebbene le sensazioni sonore generate dall’acufene spesso siano coperte da suoni ambientali, una piccola variazione nella loro intensità o la comparsa di problemi emotivi può provocare una reazione di disturbo, che con il tempo potrà influire sul corretto funzionamento della propria psiche andando a interferire sulla qualità della vita, alterando lo stato di concentrazione o la qualità del sonno.

Tipologie di acufene

 

In base al fastidio, è possibile distinguere due differenti tipologie di acufene: compensato e scompensato. 

  • Acufene compensato: non recepito come particolarmente fastidioso. In questo caso il rumore interno all’orecchio può generalmente essere mascherato, rimuovendolo così dallo stato di coscienza.
  • Acufene scompensato: sempre presente, influisce negativamente sulla qualità della vita provocando disturbi del sonno, stress, ansia, depressione e isolamento sociale. Nei casi più acuti può provocare cefalea, dolore alle orecchie, vertigini o tensioni muscolari.

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